Formazione

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X-PORUS
TTA

Di cosa si tratta

Questa tecnica, pur potendosi considerare una variazione della TTA originale, presenta alcune peculiarità che la rendono unica nell’ambito della metodica. In particolare, la sua capacità di determinare la compressione ciclica della cresta tibiale durante il carico e le caratteristiche osteoinduttive degli impianti riducono drasticamente i tempi di formazione del callo osseo.

 

Le caratteristiche tecniche della procedura la rendono una metodica abbordabile da parte della maggior parte dei chirurghi ortopedici, ma le specificità di alcuni passaggi consigliano la frequentazione di un corso di formazione anche per i chirurghi che già conoscono e applicano procedure analoghe.

 

E’ possibile scaricare il Manuale e il Catalogo dei prodotti X-Porous TTA.

Istruzioni

01 Guida apertura osteotomia

Posizionare una lama della guida nella porzione prossimale dell’osteotomia.

Iniziare la rotazione utilizzando la guida come un manico in direzione cranio-distale.

La rotazione deve essere molto progressiva.

Durante la rotazione controllare l’eventuale formazione di una fessurazione ossea nella parte distale dell’osteotomia.

Fine della rotazione e controllo finale della parte distale dell’osteotomia.

 

 

02 Distrattore apertura osteotomia

Posizionare il distrattore nella porzione prossimale dell’osteotomia, da 2 a 5 mm al di sotto della fine della stessa a seconda della taglia del cane e della dimensione della zeppa.

Inizio della distrazione.

La distrazione deve essere molto progressiva in maniera tale da sfruttare le proprietà visco-elastiche dell’osso.

 

 

03 Impattatore inserimento zeppa

Tecnica per l’utilizzo dell’impattatore per l’inserimento della zeppa.

Mentre il distrattore mantiene l’apertura dell’osteotomia, la zeppa deve essere introdotta per almeno tre quarti nell’apertura della osteotomia senza inclinazioni.

L’assistente stabilizza e sostiene con due dita la cresta tibiale durante l’impatto.

L’impattatore viene appoggiato in corrispondenza dell’angolo tra spiovente del tetto della zeppa e la sua faccia mediale.

La preparazione al colpo è fondamentale perché deve essere fermo e preciso.

La zeppa viene inserita fino alla sua posizione finale con un colpo secco, grazie all’accelerazione indotta dal battente che consente di superare la forza di attrito esercitata sull’osso.

Controllo finale della cerniera ossea distale e della posizione della zeppa.

04 Test compressione tibiale intraop

Dopo avere inserito la zeppa nell’apertura osteotomica viene eseguito il test di compressione tibiale, che deve risultare negativo

Se fosse positivo, è necessario valutare di rimuovere la zeppa inserita e sostituirla con una di avanzamento maggiore, fino a negativizzazione del test.

 

 

05 Perforazione vite bloccata prossimale

Inserimento della punta da trapano nella guida centrapunte.

Inizio perforazione.

Lavare abbondantemente durante la foratura per evitare la necrosi termica.

La sensazione della punta libera testimonia l’avvenuto passaggio di entrambe le corticali.

 

 

 

06 Push pull prossimale cresta 01

Disinserimento della punta del trapano.

Controllo della posizione dell’impianto.

 

 

07 Push pull prossimale cresta 02

Bloccaggio della punta da trapano nel centrapunte, serrando la vite della guida con chiave dedicata.

08 Perforazione vite corticale tibiale

Posizionare il foro distale della placca al centro della metafisi prossimale della tibia. Usando una placca con due fori distali, selezionare quello che si adatta meglio alla posizione voluta.

Inserire la punta del trapano nel foro con direzione tale da effettuare la perforazione sul piano frontale della tibia.

Importante: eseguire questo foro con la mano sinistra per la tibia sinistra e con la mano destra per la tibia destra, per evitare di perforare attraverso l’angolo caudo-mediale della tibia.

 

Lavare abbondantemente per evitare la necrosi termica.

 

La sensazione di punta del trapano libera testimonia che sono state attraversate entrambe le corticali dell’osso.

 

 

09 Vite bloccata distale cresta

Serraggio della vite bloccata con cacciavite dinamometrico.

Bloccaggio della vite nella placca.

La frizione del cacciavite scatta garantendo il serraggio corretto della vite.

 

 

10 Push pull prossimale cresta 03

Sbloccaggio della punta da trapano dal centrapunte con chiave dedicata.

 

 

11 Push pull prossimale cresta 04

Serrare la punta del trapano.

Sfilare la punta dall’osso con il trapano.

Rimuovere completamente il centrapunte dalla placca.

 

12 Vite bloccata prossimale cresta

Serraggio della vite bloccata con cacciavite dinamometrico.

Bloccaggio della vite nella placca.

La frizione del cacciavite scatta garantendo il serraggio corretto della vite.

 

 

13 Perforazione vite bloccata intermedia cresta

Effettuare sempre la perforazione tramite il centrapunte.

Lavare abbondantemente con acqua fisiologica durante la foratura per evitare la necrosi termica.

La sensazione della punta di trapano libera, testimonia che il passaggio di entrambe le corticali è avvenuto.

 

Rimuovere il centrapunte. 

14 Serraggio vite bloccata intermedia cresta

Serraggio della vite bloccata con cacciavite dinamometrico.

 

A volte vi è la presenza di tessuti molli tra la punta della vite e l’interfaccia ossea che rende difficile la presa del foro da parte della punta autofilettante.

 

Applicare più forza per spostare i tessuti, sostenendo la cresta con il dito indice in maniera tale da evitare di danneggiarla.

 

Bloccaggio della vite nella placca.

 

La frizione del cacciavite scatta garantendo il serraggio corretto della vite bloccata.

 

 

Distrattore per l’avanzamento della cresta tibiale

Tecnica per l’utilizzo del distrattore per l’avanzamento della cresta tibiale – X-Porous TTA.

 

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